Valentina Francescon
Valentina Francescon è nata a Cagliari dove tuttora vive e lavora. Per lei l’arte, che definisce “un’esperienza da vivere e non solo da contemplare”, è stata un grande amore sin dai primi anni di vita.
Il disegno, la pittura, la musica, il teatro, il cinema, e la letteratura sono interessi che l’hanno accompagnata sin dalla più tenera età, portandola a dipingere il suo primo quadro all’età di sette anni e a suonare diversi strumenti musicali. Ha vissuto da sempre con matite e colori in mano, studiando e sperimentando da autodidatta varie tecniche artistiche prima in tradizionale, e successivamente anche in digitale.
I suoi studi istituzionali sono stati di natura scientifica e tecnica. Per molti anni, durante le sue esperienze lavorative, si è occupata di progettazione architettonica e d’interni, di grafica pubblicitaria e di fotografia.
Tutto questo le ha permesso di avere un approccio di tipo progettuale al disegno e alle tecniche pittoriche, e di sviluppare una propria metodologia di lavoro nella creazione delle sue opere.
Dal 2018 ha potuto approfondire materie a lei care quali l’illustrazione e il character design durante un corso annuale a Cagliari. E successivamente frequentando il biennio di illustrazione editoriale presso l’Accademia d’arte “Ars in fabula” di Macerata.
Sempre nel 2018, dopo un breve corso estivo, ha potuto iniziare il suo percorso come acquerellista verso un impegno sempre più serio e crescente. Il primo riconoscimento arriva nel 2019 con la selezione per la mostra internazionale di “Fabriano in Acquarello”.
Negli anni successivi, il suo continuo lavoro di ricerca formale ed espressiva, è stato premiato con la selezione, l’invito, ed importanti riconoscimenti in numerose mostre nazionali ed internazionali di altissimo livello artistico.
Ama l’acquarello nelle sue forme contemporanee e sperimentali.
Per ispirazione si ritrova, nello stile, più vicino agli artisti realisti e iperrealisti, ma la sua naturale curiosità e sensibilità la porta, oltre a questo, anche a sperimentare verso stili più impressionisti. Tutto ciò contribuisce all’espressività della sua ricerca formale sempre in evoluzione.